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Delle dita schiacciate sulla portiera auto risponde la compagnia assicurativa

DOMANDA: Qualche tempo fa mio figlio si è fratturato due dita della mano a causa della chiusura della portiera dell’auto da parte della mamma di un suo compagno di scuola, che aveva accompagnato entrambi a fare sport. Mi dispiacerebbe molto dovermi rivolgermi a questa signora per il risarcimento del danno, e mi chiedevo se ne risponde l’assicurazione dell’auto.

COSA DICE LA LEGGE: Stando a quanto riferito parrebbe che, nel caso di specie, sia possibile agire nei confronti della compagnia assicurativa per la responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli. E questo anche nell’ipotesi in cui la vettura in questione fosse in sosta – circostanza, pare, assai probabile – a condizione, tuttavia, che il veicolo si trovasse, al momento del fatto, su strada pubblica.

Sul punto è recentemente intervenuta la Sezione VI della Corte di Cassazione Civile (Ord. n. 10024/2020 del 28 maggio 2020), la quale ha formulato alcuni interessanti principi di diritto, sottolineando, in particolare, come il concetto di circolazione stradale non venga meno allorquando il mezzo sia in posizione di arresto. Lo stesso dicasi per quanto attiene alle operazioni propedeutiche alla partenza e fermata del veicolo, nonché, più in generale, per tutte quante le operazioni che quest’ultimo è destinato a compiere al fine di circolare. Per questa ragione, anche la movimentazione degli sportelli appare riconducibile al medesimo assunto.

In linea di principio, quindi, non è affatto da escludere la configurabilità di un danno derivante da circolazione stradale anche nel caso prospettato. Il consiglio, in ogni caso, è quello di esaminare la vicenda con l’ausilio di un legale.

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